Globo Madrid - Dai fiori alle radici, il primo atlante genetico di una pianta

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Dai fiori alle radici, il primo atlante genetico di una pianta
Dai fiori alle radici, il primo atlante genetico di una pianta

Dai fiori alle radici, il primo atlante genetico di una pianta

Dati da 400.000 cellule diverse, coperto l'intero ciclo vitale

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Osservata e raccolta per la prima volta in un 'atlante' l'attività genetica di un'intera pianta: 400.000 singole cellule, passando dai fiori alle radici, durante il suo intero ciclo vitale. E' l'enorme e fondamentale lavoro realizzato sotto la guida di Joseph Ecker dell'Istituto Salk e descritto su Nature Plants, da oggi disponibile online gratuitamente in un catalogo pensato per facilitare il lavoro dei gruppi di ricerca di tutto il mondo. L'Arabidopsis thaliana, nota anche come crescione di thaliana, è un'erba infestante con piccoli fiori usata da decenni come pianta modello da praticamente tutti i gruppi di ricerca al mondo che si occupano analisi genetiche nelle piante. Eppure, nonostante i moltissimi studi eseguiti nessuno aveva mai raccolto i dati relativi all'espressione genetica della pianta nella sua interezza e durante il suo intero ciclo di vita: "ora il nostro studio cambia le cose", ha detto Ecker. "Abbiamo creato un set di dati fondamentale sull'espressione genica della maggior parte dei tipi di cellule, tessuti e organi, lungo l'intero spettro del ciclo vitale di Arabidopsis". Per realizzare l'atlante i ricercatori hanno analizzato l'attività genetica, ossia l'espressione dei geni in proteine, coprendo 10 stadi di sviluppo di Arabidopsis, dal seme nel terreno alla fioritura adulta, in oltre 400.000 singole cellule. E' nato così uno strumento unico del suo genere: "Ciò che mi entusiasma di più di questo lavoro è che ora possiamo vedere cose che prima semplicemente non potevamo vedere", ha detto una delle coordinatrici del progetto, Natanella Illouz-Eliaz dell'Istituto Salk. "Immaginate di poter osservare dove fino a mille geni sono attivi contemporaneamente, nel contesto tissutale e cellulare reale della pianta - ha aggiunto - non è una cosa solo affascinante di per sé, ma concreta perché ci ha già portato a scoperte, come l'individuazione di geni coinvolti nello sviluppo dei baccelli dei quali nessuno prima era a conoscenza. C'è molto altro da scoprire in questi dati, e questo senso di possibilità è ciò che mi entusiasma davvero".

A.Garcia--GM