Sindacato medici, 'grave non aver approvato lo scudo penale'
'Ignorato grido di allarme categorie, governo agisca subito'
"La non approvazione del disegno di legge-delega in materia di professioni sanitarie, contenente disposizioni relative alla responsabilità, penale e civile, degli esercenti le professioni sanitarie, in discussione nel Consiglio dei Ministri del 4 agosto, è una decisione grave. La misura, annunciata da tempo, è stata affossata a causa delle divergenze in seno al Governo in merito alla stabilizzazione della norma sullo scudo penale nonostante fosse invocata dalle categorie mediche e sanitarie per arrestare i fattori principali delle fughe e della disaffezione dei medici dalla professione. Davanti al grido di allarme delle categorie sanitarie, non si è ritenuto di dare risposte in termine di sicurezza a chi lavora in sanità e soprattutto in quella pubblica". Lo dichiarano in una nota Pina Onotri e Ludovico Abbaticchio, rispettivamente segretaria generale e presidente del Sindacato Medici Italiani (SMI). "Nel corso degli ultimi anni - viene affermato - il rapporto di fiducia tra i cittadini e gli operatori sanitari ha subito una frattura: lo vediamo dalle aggressioni ai camici bianchi; dalle 300 mila cause stimate pendenti contro medici e strutture sanitarie; dalla medicina difensiva, con prestazioni sanitarie che non hanno come scopo primario quello di curare, ma quello di limitare il rischio di una causa legale, con un costo stimato di circa 12 miliardi l'anno". "Deve essere chiaro però - sottolinea il sindacato -, che tutelare un operatore sanitario non significa fare un danno ad un cittadino o togliere ai cittadini la possibilità di far sentire la propria voce, ma gli operatori sanitari e i medici non possono pagare per le inefficienze di altri". Secondo Smi, inoltre, si devono tutelare gli operatori sanitari "non solo da qualsiasi rivalsa di cittadini coinvolti da reazioni avverse, ma si deve, con un provvedimento di merito, impedire la discrezionalità di qualsiasi magistrato nell'intraprendere indagini mirate a carico dei singoli professionisti. La nostra richiesta è quella che il Governo vari immediatamente una norma che regoli uno scudo legale a copertura di tutti gli operatori sanitari".
F.Martinez--GM