Da Signorile a Chicchitto, nasce il Comitato Vassalli per il Sì
"Separare le carriere non è di destra, è conquista garantista"
Gli ex ministri Claudio Signorile e Salvo Andò, e un altro storico socialista come Fabrizio Cicchitto sono fra i promotori del 'Comitato Giuliano Vassalli per il SÌ', costituito per sostenere la riforma della giustizia al referendum. "Noi - spiegano i promotori in una nota - riteniamo che che la riforma vada letta non come un affronto della maggioranza di Governo al resto dello schieramento politico nazionale e neppure, come è stato detto in modo temerario, un vulnus inferto all'assetto dei poteri come delineato dalla Costituzione nata dalla Resistenza. Siamo portatori di un messaggio semplice: la riforma serve prima di tutto a dare ai cittadini un processo nel quale si sarà davvero giudicati da un giudice terzo e imparziale. Si tratta, infatti, del naturale completamento di un percorso iniziato con la riforma Vassalli". Il Comitato ricorda che nel 1988 "Giuliano Vassalli, studioso di procedura penale e ministro della Giustizia, socialista, propose e fece approvare dal Parlamento una modificazione radicale della struttura del processo penale, che da inquisitorio divenne accusatorio. Da allora il processo penale vede tre protagonisti: l'accusa sostenuta dai pubblici ministeri, la difesa dall'avvocato dell'accusato e, in una posizione imparziale tra le due parti, il giudice". La tesi è dunque che la separazione delle carriere non sia "una suggestione della destra" ma "una conquista riformista che appartiene alla nostra cultura garantista". L'appello a "socialisti, liberali, democratici, riformisti, riformatori, laici e cattolici" è quindi quello di aderire al Comitato per porsi "a difesa della riforma per una giustizia giusta".
T.Torres--GM